“Quanto a me, il tempo della mia partenza è giunto. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno.” (II Timoteo 4,6-8)
Care amiche e cari amici,
la direzione, il gruppo residente e i comitati di Agape vorrebbero condivedere con voi la notizia che questa mattina la nostra sorella, amica, direttora Caterina è tornata alla casa del Signore.
Siamo grate e grati a lei per tutto quello che ha fatto e ha dato ad Agape e alla nostra comunità di persone. Ci ricordiamo con gioia dei momenti che abbiamo condiviso e ci raccogliamo con un forte abbraccio intorno a Vito, Annemarie, Eugenio e Cecilia e alle loro famiglie.
Non mi vestite di nero:
è triste e funebre.
Non mi vestite di bianco:
è superbo e retorico.
Vestitemi
a fiori gialli e rossi
e con ali di uccelli.
E tu, Signore, guarda le mie mani.
Forse c’è una corona.
Forse
ci hanno messo una croce.
Hanno sbagliato.
In mano ho foglie verdi
e sulla croce,
la tua resurrezione.
E, sulla tomba,
non mi mettete marmo freddo
con sopra le solite bugie
che consolano i vivi.
Lasciate solo la terra
che scriva, a primavera,
un’epigrafe d’erba.
E dirà
che ho vissuto,
che attendo.
E scriverà il mio nome e il tuo,
uniti come due bocche di papaveri.
Adriana Zarri