Campo CADETTI 2
mer 25/06-ven 04/07
Ragazzi e ragazze delle scuole superiori
“Pillola rossa o pillola azzurra? Tu cosa scegli?” (Matrix)
Non è crudele che alla mattina, appena alzati/e, con gli occhi ancora tutti impiastricciati e una grande voglia di dormire, siamo già costretti/e a prendere delle decisioni? D’altro canto dobbiamo pur vestirci e mangiare qualche prelibatezza, ma prendendo le cose a caso dall’armadio e dalla credenza dubito che riusciremmo a combinare qualcosa di sensato, anzi il rischio di fare colazione con birra zuccherata e patate crude è dietro l’angolo. Dalla mattina alla sera siamo costantemente chiamati/e a prendere delle decisioni che modificano la nostra giornata, la nostra settimana e, perché no, la nostra vita. Alcune volte siamo di fronte a una scelta e non ce ne rendiamo conto. Ma allora come facciamo a sapere se quello che stiamo facendo è la cosa giusta? Una risposta a questa domanda non c’è, quello che possiamo fare è indagare tutti i fattori che compongono un processo di scelta e cercare di comprenderli il più possibile in modo da prendere possesso di tutte o quasi le nostre decisioni. Non è affatto facile. Basti pensare a quante sfaccettature può assumere il nostro atto di scegliere: può essere un gesto di gusto, ma può anche essere una preferenza politica. Può capitare di dover scegliere a malincuore tra due soluzioni che ci sembrano entrambe negative, quando invece preferiremmo non scegliere nulla. Ma è davvero possibile non scegliere nulla? Come ogni anno, un tema difficile come quello della scelta ci costringerà ad affrontare noi stessi e noi stesse cercando di scoprire qualcosa di più. Non lo faremo in solitudine, il nostro sarà un percorso condiviso: potrebbe capitare di discutere e domandarsi se un eremita compia una scelta estrema o se invece decida solo di sottrarsi alle difficoltà della vita. E potrebbe capitare di rendersi conto che delle immagini particolari risvegliano in noi un pensiero che avevamo dimenticato. Potremmo incontrare Erasmo da Rotterdam e Martin Lutero che a suon di teologia si sfidano sul concetto di libero e servo arbitrio, con il gioco di simulazione ci troveremo in situazioni che probabilmente non immaginiamo, per scoprire quale contesto, situazione,
educazione, gusto o condizionamento determini il nostro agire. Perché se siamo quello che siamo un motivo ci deve essere.
Ricordiamo inoltre che a causa della normativa in vigore, i/le minorenni non potranno più comprare tabacchi attraverso l’intermediazione del bar di Agape.
Partecipare ad un campo ad Agape significa accettare e rispettare il patto formativo allegato, prendetevi il tempo necessario alla sua lettura.