Campo Cadetti/e 1 2014

Campo CADETTI/E 1

dom 15/06-mar 24/06

Ragazzi e ragazze delle scuole superiori

Misteri d’Italia

“Bisogna amare così tanto Dio per capire come sia necessario il male”Il Divo, Paolo Sorrentino

Ci sono misteri, nella storia d’Italia, che sembrano destinati a non avere mai soluzione. Sono quelli che coinvolgono ambienti diversi, diversi strati della società, diversi livelli, persone diverse, così che quando si comincia a scoprire qualcosa, a sollevare un angolo del velo, che nasconde tutto, c’è sempre qualcuno, da un’altra parte, che ha paura e che fa qualcosa per mantenere il velo. “Vi sono state nel nostro paese troppe prove perché ogni qualvolta si scopre un segreto, non si sospetti che esso sia servito a rendere possibile la perpetuazione di un mistero.” cit. Norberto Bobbio. Con sguardo lucido e partecipe rifletteremo sul ruolo che ha lo Stato in queste vicende. Dal 6 maggio 2013 non c’è singola persona in questo paese che non si sia posta – legittimamente- il seguente interrogativo: “E adesso cosa ne faranno dell’archivio segreto di Giulio?” In anteprima assoluta, con largo anticipo su Carlo Lucarelli e Piero Angela, la staff del cadetti/e 1 proporrà un’analisi dei documenti desecretati del politico più importante e longevo d’Italia. Se pensate che siano stati gli anarchici a realizzare la strage di piazza Fontana, se l’italicus vi sembra il nome di un vino nazionale, se vi piace Arthur Conan Doyle e il metodo logico deduttivo, sarete nel posto giusto. Con l’aiuto prezioso della scienza più avanzata, verrà finalmente data risposta ai grandi enigmi del nostro passato. Con prospettiva critica affronteremo il tema dell’indagine e del mistero. Ma qual è la frontiera tra mistero e complotto? Dalle Torri Gemelle a Casaleggio, dalle BR a MPS.
LO Stato? Lo stato! LO Stato?!
“Siamo condannati a vivere nello stato (con la minuscola) di arbitrio incistato nelle strutture dello Stato (con la maiuscola)? Ritorniamo all’inizio. Se si tratta solo di denaro e potere, come pensiamo che si possa  seriamente credere a uno Stato garante di interessi generali? Se lo Stato non sa che farsene delle prerogative che gli competono in quanto Stato, come si può pensare che non sia penetrato dagli interessi particolari dei più forti? Come stupirsi che possa ridursi a far da guscio di quel grande latrocinio di cui s’è detto? Solo “lo Stato che sa quel che vuole” (espressione hegeliana), se cioè è portatore di una politica degna di questo nome, di un’azione animata da visioni e strategie generali, solo così può resistere alla disgregazione che viene dal connubio denaro-potere.” Da “Il gioco grande del potere” di Gustavo Zagrebelsky
Se vogliamo che tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi.

Vi ricordiamo di portare con voi un vestito elegante e formale da indossare al fine di un migliore svolgimento di una delle attività, non dimenticate inoltre un paio di scarponcini, una borraccia e il k-way per la gita.

Partecipare al campo vuol dire accettare e rispettare il patto formativo allegato. Prendetevi il tempo necessario alla sua lettura e comprensione.

Ricordiamo inoltre che a causa della normativa i/le minorenni non potranno più comprare tabacchi
attraverso l’intermediazione del bar di Agape.