Dimenticati del concetto di vita “normale”, imposto da chissà quale autorità o istituzione o quant’altro, quando entri ad Agape.
Agape é il posto dove ti puoi spogliare di ogni blocco che ti è stato trasmesso; qui ti senti libero o libera di parlare senza provare il senso di giudizio, esiste l’accettazione di un’ idea differente confrontandosi con tante persone diverse fra loro.
Questo è ciò che ho provato al mio primo campo, il campo formazione che consiste nel formare e spiegare come funziona una staff ad Agape. Questo campo credo sia fondamentale considerando che essere uno o una staffista, da quanto ho immaginato, non è affatto semplice e si possono presentare problematiche non indifferenti. Tramite le attività è emerso che in una staff ci deve essere complicità, collaborazione, ascolto, aiuto ecc.. cercando di essere uniti e unite il più possibile.
In questo specifico campo il tema era quello della responsabilità quindi si è cercato di interpellare anche le nostre responsabilità che abbiamo nella vita. Ci siamo confrontati/e molto sia nelle attività sia negli spazi di pausa e relax, per me é stata una vera e propria apertura degli orizzonti.
Agape è un mondo dove non ho vissuto il giudizio e ho assaporato l’amicizia con persone conosciute anche da poco. In questo posto ci ho lasciato il cuore perché é uno dei pochi posti dove mi sono sentita libera di essere me stessa e protetta dalla discriminazione. Sono una ragazza albanese di 18 anni, e in quei giorni ad Agape non ho avuto timore di raccontarlo anzi ho vissuto questa mia diversità come una ricchezza.