L’inatteso nella Bibbia

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Elia è in fuga dalla sua casa perché sa che, rimanendo lì, verrà ucciso. Nel terrore cerca Dio, e lo cerca dove pensa che Dio possa trovarsi – nel vento, nel terremoto, nel fuoco. Ma Dio non si trova lì. Con suo grande stupore, il padre dei profeti scopre che il Signore si rivela a lui come mormorio di un soffio leggero.

Giuseppe, che ha appena sposato Maria, scopre che questa è incinta prima ancora che loro due siano venuti a stare assieme ed è pronto a lasciarla segretamente. Improvvisamente, il falegname riceve nello sbigottimento la visita di un angelo che gli annuncia che quel figlio proviene dallo Spirito Santo e sarà il Messia.

Simone, Giacomo e Giovanni sono tornati da una notte di lavoro infruttuoso nella quale non hanno pescato nulla. Gesù, in maniera imprevedibile, dice loro di tornare in mare e gettare nuovamente le reti. Lasciando i futuri discepoli sbalorditi, i pesci cominciano a riempire le reti fin quasi a romperle e ad affondare le navi.

Stupore, sbigottimento, sbalordimento. E ancora, meraviglia e sconcerto. Dio irrompe spesso nella vita degli esseri umani in modo inatteso e imprevisto. E noi, siamo in grado di lasciarci ancora stupire dall’irruzione del Signore nelle nostre vite? Tenteremo di confrontarci con questo interrogativo nel Weekend Teologico Agape/FGEI 2020, provando noi per prime e per primi a lasciarci meravigliare dalle inattese risposte che potremmo trovare.