23-30 luglio 2016
Mappe femministe
Reti, percorsi e pratiche: intersezioni di lotte in epoca postcoloniale
Campo Politico Donne 2016
Transnazionali, postcoloniali, intersezionali, queer. Da decenni nuovi – altri? – femminismi in tutto il mondo connettono genere, “razza”, “etnia”, classe, sessualità, generazione, promuovendo la pratica politica del posizionamento. In questo presente di Fortezza Europa, stragi di migranti, razzismo e islamofobia, distruzione del welfare, neoliberismo imperante, violenza di genere, crociate contro “l’ideologia gender”, i femminismi ci forniscono strumenti, di pensiero, immaginario e pratica, per resistere e lottare. Indispensabile pratica quella delle intersezioni di lotte, che ci mostra come non possa esistere reale liberazione dall’oppressione dettata dalla disparità di genere, se questa non si intreccia alla liberazione dal razzismo, dal classismo, dall’omofobia. Un femminismo che sappia andare oltre i confini delle singole identità in una lotta di senso comune ci sembra essere la vera sfida di questi ultimi anni.
Durante il campo attraverseremo questi vari temi seguendo il filo conduttore del “fare rete” tra diversi femminismi e tra femminismi e altri movimenti, in un riconoscimento e intreccio di diversità indispensabile per immaginare incontri e percorsi comuni che non annullino la pluralità in una presunta sorellanza universale. Non basta né è necessario essere donne per dare per scontata una lotta comune: le femministe nere e chicane hanno demolito fin dagli anni ’80 l’universalità del femminismo bianco, occidentale, eterosessuale e borghese. Ma ancora oggi i diritti e la liberazione delle donne, così come quelli di lesbiche e gay e di tutte le minoranze, vengono troppo spesso usati per legittimare politiche imperialiste e neocoloniali, guerre e razzismo. Attraverso l’incontro delle esperienze e del lavoro politico di donne e altre soggettività che tentano di costruire reti di cambiamento sociale, dal livello locale a quello transnazionale, vogliamo provare a tracciare insieme una mappatura dei nuovi femminismi, nella convinzione che questo lavoro possa rendere più forti le nostre vite e le nostre lotte.
Importante
Si raccomanda di avvisare l’ufficio di Agape al momento dell’iscrizione e la staff al momento dell’arrivo di eventuali allergie e/o intolleranze (alimentari e non solo), malattie o disturbi particolari.
Si ricorda, inoltre, che il campo inizierà con la cena del primo giorno e terminerà con la colazione dell’ultimo giorno. Per consentire un buon inserimento nel gruppo e il regolare e sereno svolgimento del campo, non saranno accettati in nessun caso arrivi posticipati o partenze anticipate.
Quote di partecipazione
QUOTA BASE: 265 euro
QUOTA ORDINARIA: 310 euro
QUOTA SOSTENITORA: 360 euro
QUOTA ENTUSIASTA: 410 euro
Come si calcolano le quote campo
Il costo medio di un giorno ad Agape è di 39 euro a testa. Questa cifra, moltiplicata per il numero di giorni di un campo e che corrisponde alla quota base del campo, copre unicamente i costi vivi di soggiorno, ma nessuna delle spese ulteriori (materiali, rimborsi viaggi di relatori e relatrici, staff, ecc.).
La quota ordinaria, invece, considera anche i costi complessivi di gestione di un campo e, dunque, copre il costo il costo effettivo di partecipazione.
Segue poi la cosiddetta quota sostenitora, che è quella che ci aiuta a integrare le quote base e contribuisce al fondo “borse campo”, in modo che ogni campo si possa, di fatto, mantenere da solo, attraverso la solidarietà reciproca.
La quota entusiasta, infine, come suggerisce il nome, invita chi nel progetto di Agape crede fino in fondo – e ritiene di averne la possibilità – a sostenere anche la progettualità complessiva di un centro che ha sempre vissuto del volontariato e del contributo libero di chi partecipa alla sua vita.
Le quote, infatti, non servono soltanto per le spese della settimana durante la quale sarete presenti: aiutano, infatti, a mantenere una struttura con più di sessant’anni di età, a creare nuovi progetti e a permettere ad altri e altre di partecipare alle attività del Centro. Potete scegliere in funzione del vostro reddito, del vostro impegno per Agape, delle vostre disponibilità del momento. Pagare una quota-campo ad Agape non è come pagare un albergo: non ci sono, infatti, clienti e personale e il servizio offerto non dipende da quanto si paga. Residenti e Campolavoro offrono volontariamente tutto o parte del lavoro che è messo al servizio della comunità, in modo che chi partecipa a un campo possa farlo nelle migliori condizioni possibili. I momenti di collaborazione al servizio comune, previsti per tutti e tutte, sono anche un modo di conoscere chi vive in questa settimana ad Agape.
Avvisi per chi viene ad Agape
Partecipare a un campo ad Agape significa far parte della vita comunitaria del Centro per una settimana. Chi viene ad Agape per partecipare a un campo, a un soggiorno di studio o a passare un periodo di ferie è invitato a rispettare alcune regole.
- Chi prende parte ai campi accetta di partecipare interamente alla vita del campo con le sue attività di studio.
- In caso di partenza anticipata imprevista la quota non è rimborsabile, nemmeno parzialmente.
- Gli ospiti e le ospiti devono essere muniti di documento d’identità valido.
- A ogni partecipante si chiede di collaborare nel servizio a tavola e nell’asciugatura dei piatti, tanto perché si tratta di un aiuto necessario quanto perché rappresenta, per noi, un importante segno di condivisione del lavoro.
- Agape non risponde di incidenti o danni che dovessero verificarsi, nel corso dei campi, per inosservanza delle disposizioni del regolamento interno. Il Centro risponde del denaro contante e degli oggetti dei/lle partecipanti ai campi solo se espressamente consegnati in custodia. Agape chiederà il rimborso di danni provocati dalle persone ospiti.
- Ad Agape (1500 metri di altitudine) d’inverno c’è la neve. Sono necessari sia indumenti caldi e comodi sia calzature idonee.
- Le stanze sono da tre o quattro letti con i bagni al piano: non sono previste camere singole o doppie. Agape fornisce lenzuola e coperte, ma si chiede agli ospiti di portare i propri asciugamani.
- Per rispetto delle normative igieniche, non è consentito ospitare cani o altri animali nella struttura.
- Agape non può somministrare medicinali. Poiché il dispensario farmaceutico di Prali non è aperto tutti i giorni, se vi sono necessità particolari è necessario fornirsi dell’occorrente prima di arrivare.