02 Aprile – 06 Aprile 2015
LESBIANS?…HOW MANY DIFFERENCES!
Percorsi autobiografici
La proposta tematica di quest’anno si concentra sui diversi e molteplici modi di attraversare l’esistenza lesbica. Con il termine “lesbica” si identificano in genere quelle donne che preferiscono a livello emozionale, affettivo e sessuale le relazioni con altre donne. Ma in una società dove apprendiamo da subito le regole dell’eterosessualità, dapprima ci chiediamo: in che modo sono arrivata al lesbismo? Da quando, se è il caso, mi dico lesbica? E chi, a mia volta, riconosco come tale?
L’idea è, quindi, quella di andare a esplorare gli spazi che ci attraversano, da quello dell’identificazione di genere a quello del desiderio affettivo/sessuale, dalle relazioni sociali al posizionamento politico da cui nasce la rivendicazione del termine – tenendo presenti, al contempo, le differenze generazionali, di provenienza geografica e culturale. L’esigenza di aprire un contesto per confrontarci sui diversi percorsi personali nasce, infatti, dalle numerose differenze che ci attraversano e dalle quali, a volte, nascono conflitti e mancati riconoscimenti.
PROGRAMMA (work in progress…)
Performance di arianna Marcolini ed esperienziale in collaborazione con la Staff
Plenaria su tema Identità e relazione nel web 2.0 – a cura del gruppo di ricerca Ippolita
Consultate il sito di Agape per non perdere i continui aggiornamenti!!!
Desideriamo informarti sin d’ora che Agape, pur facendo particolare attenzione alle differenze di genere e al rispetto delle persone che frequentano i nostri campi, non è un luogo separatista, ma si impegna a garantire spazi e momenti di separatismo: tutte le attività del campo saranno riservate alle sole donne iscritte al campo, ma nella struttura saranno presenti anche alcuni uomini che, insieme ad alcune donne, con il loro lavoro volontario permettono ad Agape di vivere.
La Staff: Francesca Bettera, Lucia Leonardi, Maria Lo Re, Sara Giovarruscio.
Quote di partecipazione
Nota dalla staff:
Molte donne che quest’anno contribuiranno alla realizzazione delle attività del Campo Lesbico, hanno risposto al nostro invito accettando non solo il l’impegno di volontariato – proprio della vita e della politica di Agape – ma anche di sostenere a proprie spese il viaggio, e alcune persino le quote campo come le altre campiste.
Non difendiamo l’idea del lavoro non o sotto retribuito, che ha per noi la sostanza di uno sfruttamento che vediamo diffondersi e consolidarsi con preoccupazione in molti ambiti delle nostre vite. Semplicemente la filosofia di Agape, che fin dalla sua fondazione si basa sull’idea della progettualità condivisa e dello scambio di doni e di risorse, ci riporta alla possibilità di costruzione di un progetto comune. La crisi generalizzata si ripercuote anche sulle finanze di Agape, che quest’anno più che mai ci richiama alla necessità di condividere l’onere delle spese che ogni iniziativa richiede, per cui tanto più la generosità delle laboratoriste e delle artiste nei confronti del campo decennale che Agape realizza, conferma con forza un impegno politico e una solidarietà preziose.
Vogliamo che il gesto di queste donne sia visibile per ringraziarle pubblicamente. E’ anche grazie a loro che il Campo Lesbico 2014 ha potuto costruirsi e Agape continuare ad esserci.
Il sistema delle quote di Agape è da sempre stato differenziato per cercare di permettere a chiunque, indipendentemente dalla propria situazione economica, di partecipare alle sue attività e allo stesso tempo di conservare in efficienza una struttura che ha ormai 60 anni, mantenendo viva la progettualità di questo centro. Per fare questo è necessario che ognuno e ognuna di voi decida responsabilmente in quale misura sia in grado di contribuire alla vita di Agape.
Come si calcolano le quote campo
Il costo medio di un giorno ad Agape è di 39 euro a testa. Questa cifra, moltiplicata per il numero di giorni di un campo e che corrisponde alla quota base del campo, copre unicamente i costi vivi di soggiorno, ma nessuna delle ulteriori spese (materiali, rimborsi viaggi di relatori, staff, ecc.).
La quota ordinaria, invece, considera anche i costi complessivi di gestione di un campo e, dunque, copre il costo il costo effettivo di partecipazione.
Segue poi la cosiddetta quota sostenitora, che è quella che ci aiuta a integrare le quote base e contribuisce al fondo “borse campo”, in modo che ogni campo si possa, di fatto, mantenere da solo, attraverso la solidarietà reciproca.
La quota entusiasta, infine, come suggerisce il nome, invita chi nel progetto di Agape crede fino in fondo – e ritiene di averne la possibilità – a sostenere anche la progettualità complessiva di un centro che ha sempre vissuto del volontariato e del contributo libero di chi partecipa alla sua vita. Le quote, infatti, non servono soltanto per le spese della settimana durante la quale sarete presenti: aiutano, infatti, a mantenere una struttura con più di sessant’anni di età, a creare nuovi progetti e a permettere a altri e altre di partecipare alle attività del Centro. Potete scegliere in funzione del vostro reddito, del vostro impegno per Agape, delle vostre disponibilità del momento. Pagare una quota-campo ad Agape non è come pagare un albergo: non ci sono, infatti, clienti e personale e il servizio offerto non dipende da quanto si paga. Residenti e Campolavoro offrono volontariamente tutto o parte del lavoro che è messo al servizio della comunità, in modo che chi partecipa a un campo possa farlo nelle migliori condizioni possibili. I momenti di collaborazione al servizio comune, previsti per tutti e tutte, sono anche un modo di conoscere chi vive in questa settimana ad Agape. Per le persone per le quali anche la quota base fosse troppo onerosa, ricordiamo che Agape mette a disposizione delle borse campo (parziali o totali) e che è sufficiente richiederla all’atto d’iscrizione.
QUOTA BASE: 145 euro
QUOTA ORDINARIA: 175 euro
QUOTA SOSTENITORA: 200 euro
QUOTA ENTUSIASTA: 230 euro
Per confermare la propria iscrizione al campo è necessario versare sul ccp. 20378105 intestato ad Agape Centro Ecumenico la quota di iscrizione al campo o una caparra di Euro 75.00 procedendo poi al saldo della quota all’arrivo ad Agape. La caparra non verrà restituita in caso di mancata partecipazione. Poiché i/le partecipanti riceveranno la rivista “Agape Immaginaria” chiediamo un’offerta minima di 4 Euro.
Avvisi per chi viene ad Agape
Partecipare a un campo ad Agape significa far parte della vita comunitaria del Centro per una settimana. Chi viene ad Agape per partecipare a un campo, a un soggiorno di studio o a passare un periodo di ferie è invitato a rispettare alcune regole.
- Accetta di partecipare interamente alla vita del campo con le sue attività di studio.
- Partenze anticipate e arrivi posticipati non sono consentiti; in caso di partenza anticipata imprevista la quota non è rimborsabile, nemmeno parzialmente.
- Adulti/e e ragazzi/e con più di 15 anni devono essere muniti di Carta di Identità o documento valido.
- Ad ogni partecipante si chiede di collaborare nel servizio a tavola e nell’asciugatura dei piatti, tanto perché si tratta di un aiuto necessario quanto perché rappresenta, per noi, un importante segno di condivisione del lavoro.
- Agape non risponde di incidenti o danni che dovessero verificarsi, nel corso dei campi, per inosservanza delle disposizioni del regolamento interno e delle regole decise di volta in volta nei diversi campi. Il Centro risponde del denaro contante e degli oggetti dei/lle partecipanti ai campi solo se espressamente consegnati in custodia. Agape chiederà il rimborso di danni provocati dalle persone ospiti.
- Ad Agape (1.600 m di altitudine) d’inverno c’è la neve. Sono necessari sia indumenti caldi e comodi sia calzature idonee.
Le stanze sono da tre o quattro letti con i bagni al piano, non sono previste camere singole o doppie. Agape fornisce lenzuola e coperte, ma si chiede agli ospiti di portare i propri asciugamani. - Per le normative igieniche, non è consentito ospitare cani o altri animali nella struttura.
- Agape non può somministrare medicinali. Se vi sono necessità particolari è necessario fornirsi dell’occorrente prima di arrivare. Il dispensario farmaceutico di Prali non è aperto tutti i giorni.